20/06/2014 Nel Mondo c’è bisogno di un soffio di pace

Israeliani e palestinesi hanno pregato insieme. Ci voleva l'iniziativa spirituale di un leader religioso che domanda la pace per tutti

di gigasweb

Fonte: Famiglia Cristiana

Troppe guerre, Troppa violenza
Per la prima volta in Vaticano, ebrei, cristiani e musulmani hanno pregato gli uni accanto agli altri: c'erano gli ebrei d'Israele e i musulmani palestinesi. La preghiera è il frutto del viaggio del Papa in Terra Santa, che ha creato un punto d'incontro nuovo e alto tra israeliani e palestinesi. Ci voleva l'iniziativa spirituale di un leader religioso  che non chiede nulla per la sua Chiesa, ma domanda solo la pace per tutti. Parlando ai bambini palestinesi del campo profughi di Beit Ibrin, il Papa ha detto: «Non lasciate mai che il passato determini la vostra vita. Lavorate e lottate per ottenere le cose che volete. Ma la violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!».
 
GUERRA FREDDA. Non si tratta di buoni pensieri, ma della necessità di cambiare radicalmente la prospettiva con cui costruire il futuro! Le guerre aperte non si chiudono: si pensi alla Siria. L'Ucraina è sprofondata, in pochi mesi, nel tunnel della violenza. Sta risorgendo un clima da guerra fredda nel confronto muscolare tra le varie posizioni. Recentemente il presidente Barack Obama ha  annunciato un programma militare di un miliardo di dollari in Europa. Il rapporto tra Europa e Stati Uniti è molto importante. Ma c'è bisogno di un riarmo o, invece, sono necessari maggiori legami tra gli europei e la Russia? Il Papa si è chiesto: «E sempre rimane il dubbio: se questa guerra di qua o di là è davvero guerra per i problemi o è una guerra commerciale per vendere le armi nel commercio legale?
 
Questi sono i nemici da combattere uniti». C'è bisogno di un soffio di pace. Ci siamo troppo rassegnati ai conflitti e alla violenza: crediamo poco al valore assoluto della pace. Certo, realizzarla comporta realismo, rispetto dei diritti dei popoli, attenzione alle situazioni concrete. Tuttavia, è una strada che non si percorre se non volando più in alto della logica di contrapposizione. L'hanno insegnato i grandi uomini di pace che sono andati al di là delle loro "giuste" ragioni: da Giovanni Paolo II a Mandela e a Rabin. Per realizzare la pace ci vogliono  una visione audace e molto realismo.
 
Ci vuole uno spirito di pace che torni a soffiare tra i popoli.
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