13/12/2014 Roma rinascerà solo dalle periferie

Le periferie sono rimaste troppo a lungo fuori dalla porta. Proprio nel tempo in cui Francesco ricorda che bisogna ricominciare da lì. Roma non è mai stata razzista. Bisogna ricostruire il tessuto umano e culturale della periferia.

di gigasweb

Fonte: Famiglia Cristiana

Roma è in una grave crisi. Questo è anche un problema per il Paese. La corruzione (bipartisan) fa notizia da giorni. Ci si chiede quale sarà l’ampiezza degli ambienti e il numero delle persone toccati da questa “associazione a delinquere di stampo mafioso”. Una parte della politica romana è stata inquinata. La politica si è rivelata prigioniera d’una bolla, incapace di radicamento vero, permeabile a operazioni che hanno visto agire insieme malavita, politici, burocrati, imprenditori.

Immigrati e periferie

Non sarà facile ricostruire la politica a Roma. Non si tratta di qualche aggiustamento di facciata. La corruzione ha toccato temi delicati: i rifugiati, i rom, le problematiche sociali. Quando si discuteva di questo, giocavano interessi occulti, che nulla avevano a che fare con la realtà. Un membro della cupola ha detto: «Altro che traffico di droga. Non hai idea che guadagno c’è con gli immigrati».

Una parte importante della crisi di Roma sono le periferie. A Tor Sapienza c’è stato un attacco d’un gruppo violento a un centro per rifugiati. È un atto della strategia della tensione nelle periferie e di altri processi oscuri. A Tor Sapienza i cittadini non ce la fanno più. Ma il motivo è un altro: non i rifugiati, ma la mancanza di lavoro, le scarse corse dell’autobus, i pochi negozi, il traffico di droga, la poca illuminazione… È il degrado della periferia romana su cui non si investe. Non è storia di qualche mese, ma di qualche anno.

Roma non è mai stata razzista. Il problema è che la città sta divenendo “liquida”, senza soggetti, comunità, corpi intermedi in periferia.
Bisogna ricostruire il tessuto umano e culturale della periferia. Ci vuole una grande iniziativa per una rinascita di Roma che coinvolga le periferie. Quest’anno ricorrevano i quarant’anni dal grande convegno sui “mali di Roma” voluto nel 1974 dal cardinale Poletti.
Emerse il sogno di una città inclusiva delle periferie. Le periferie sono rimaste troppo a lungo fuori dalla porta. Proprio nel tempo in cui papa Francesco ricorda che bisogna ricominciare da lì. Se non si riparte dalle periferie di Roma, ogni operazione resterà estranea alla vita dei romani.

 

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